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Ristorante Da Ugo

VALDOBBIADENE CITTA DI TAPPA 2015

Valdobbiadene sarà la 14° Città di Tappa della cronometro individuale di km 59,2

Treviso – Valdobbiadene

 

Da Sanremo a Milano lungo 3.481,8 km in 21 tappe dal 9 al 31 maggio 2015. È questa, in estrema sintesi,
la 98esima edizione del Giro d’Italia organizzato da Rcs Sport/La Gazzetta dello Sport: 1 cronosquadre,
1 cronometro individuale, 5 tappe di alta montagna, 7 tappe pianeggianti e 7 di media montagna.
Sarà una corsa rosa all’insegna dell’equilibrio, in linea con quelli degli ultimi anni, con ancora meno trasferimenti,
due giorni di riposo, e pensato per un ciclismo moderno e che nel suo percorso ha una sua narrativa socio culturale,
storica e sportiva. Saranno Torino, Capitale Europea dello Sport 2015, e Milano – città che ospita l’Expo 2015
a fare da cornice alla passerella finale del Giro d’Italia.
Il Giro numero 98 ricorda anche Alfredo Martini con alcune iniziative legate alla sua figura.

Per l’occasione il Comitato Tappa Valdobbiadene
organizzerà un calendario ricco di eventi antecedenti all’arrivo del Giro d’Italia.

Ristorante Da Ugo – Tra Valdobbiadene ed il Piave

Il Ristorante Da Ugo si trova ai piedi delle colline di Valdobbiadene, nella frazione di Bigolino, li dove il greto del fiume Piave fende il territorio della Marca Trevigiana.
La Piave: “Fiume Sacro alla Patria” in memoria dei combattimenti di cui fu teatro durante la grande guerra scorre dalla sorgete nella provincia bellunese fino alla laguna veneta attraversando tutta la provincia di Treviso.
Perché la Piave e non il Piave?
Il cambio di genere, da femminile a maschile, avvenne verso la fine della Grande guerra.
Il poeta Gabriele D’Annunzio vista la vittoria italiana sul Piave, decise che il sacro fiume d’Italia doveva cambiare l’articolo.
D’Annunzio ebbe questa idea per celebrare la potenza maschia del fiume che resistette al nemico e il Piave fu elevato a fiume sacro della Patria.
La Piave, come veniva allora chiamato il fiume, divenne simbolo della vittoria contro l’invasore: proprio per questo ne fu cambiato il genere,

Nel corso del primo conflitto mondiale la parte meridionale del corso del Piave divenne una linea strategica importante a partire dal novembre 1917 in corrispondenza della ritirata avvenuta in seguito a Caporetto.
Dopo il passaggio sulla riva destra delle armate italiane e la distruzione dei ponti, il fiume divenne la linea di difesa contro le truppe austro-ungariche e tedesche che, nonostante svariati tentativi, non riuscirono mai ad attestarsi stabilmente oltre la sponda destra del fiume, pur riuscendo a varcarla in più punti, penetrando in profondità in territorio “destra Piave” in particolare presso Meolo.
La linea di difesa italiana resistette fino all’ottobre 1918 quando, in seguito alla battaglia di Vittorio Veneto, gli avversari furono sconfitti e si giunse all’armistizio.

Il Montello, il bosco dei Dogi, il cui versante nord è lambito dal Piave e dalla cui sommità si può ammirare la “corona” delle cime della pedemontana trevigiana.
Pedalare, camminare nel Montello e nei colli trevigiani, asolani e del Prosecco.
Il Montello è un isolato rilievo montuoso che si estende per alcuni chilometri nella provincia di Treviso e che si estende (da ovest a est a) dalla città di Montebelluna e Crocetta del Montello fino a Nervesa della Battaglia.
Il Montello è attraversato per tutta la sua lunghezza da una strada dorsale intersecata da ben 21 “prese”, stradine che risalgono i fianchi della collina per ridiscenderla dal lato opposto in modo quasi speculare, teatro naturale e meta di appuntamenti sportivi, ciclistici in modo particolare, anche di circuito Intenazionale.
Già bosco di rifornimento dell’Arsenale navale della Repubblica di Venezia, il Montello è stato, suo malgrado, protagonista di alcune delle più sanguinose battaglie del primo conflitto mondiale in quanto si trova a ridosso di quello che fu il fronte del Piave.
Oggi, buona parte delle pendici della collina del Montello è ancora ricoperta dai boschi interrotti da pascoli e vigneti.

Ristorante Da Ugo – Il Lusso della semplicità

Ristorante Da Ugo, il lusso della semplicità.
Il locale si trova ai piedi delle colline di Valdobbiadene, nella frazione di Bigolino, li dove il greto del fiume Piavefende il territorio della Marca Trevigiana.
Il ristorante appartiene alla nostra famiglia da più generazioni e la nostra cucina, da sempre, è specializzata sui prodotti di mare.
Il pesce che proponiamo è prevalentemente pescato nella vicina laguna veneta e nell’altro Adriatico, che, accompagniamo ai tanti prodotti tipici e specialità venete con particolare attenzione rivolta alle qualità e selezione delle materie prime e con grande rispetto verso la tradizione anche quando la reinterpretiamo con proposte innovative ed alternative.

Da Ugo è un ristorante dove la re-interpretazione della buona cucina di tradizione sposa la familiarità e il piacere di sentirsi a proprio agio, coccolati e serviti nel modo più cortese.
La nostra storia è quella di una piccola osteria nata nei primi anni ’60 lungo l’argine del Piave, sulla strada che sale a Valdobbiadene.
Tappa consigliata per chiunque passasse di lì la Trattoria da Ugo con la moglie Elvira e le figlie è stata per lungo tempo conosciuto negli anni ’60 e ’70 per la qualità e freschezza dei propri “cicchetti” (noti ai più come proposte street-food) e soprattutto per la frittura di pesce: “el sior Ugo tanto bon, ve prepara un bel piaton, de fritura dorada e fina da onorar la so cusina…”.